Si parte dal parcheggio del bar località Capriolo, possibilità di raggiungerlo in autobus (linea 1). Dirigendoti verso Reggio, prendere la stradina per via Rivaltella; questa conduce a Villa Corbelli, la cui sagoma imponente si delinea dal vasto Parco che la circonda. Un tempo residenza estiva di Carlotta d’Aglae, moglie del duca Francesco III. Tra il 1856 e il 1862 il Cav. Luigi Ferrari Corbelli dotò la villa di un pozzo artesiano profondo 682 m, è realizzato con un nuovo metodo, Kind, all’epoca sconosciuto in Italia. Giunti in prossimità del palazzo si volta a sinistra. Osservando la facciata sud possiamo notare i segni dei mitragliamenti aerei e dei bombardamenti compiuti nella 2° guerra mondiale dai caccia alleati con l’intento di distruggere il ponte dell’adiacente torrente Crostolo.
Proseguendo verso le colline ci inoltriamo nella vallata di Campolungo, coltivata sin dai tempi neolitici. Qui Gaetano Chierici fece importanti scavi archeologici (individuò numerosi “fondi di capanna” cioè i resti delle antiche abitazioni neolitiche). Sulla destra due grandi fattorie costeggiano l’argine delle casse di espansione del Crostolo ove grandi estensioni d’acqua offrono molte specie di uccelli da palude. E’ consigliabile una sosta per un breve birdwatching. Poco più avanti, a destra, ai limiti dell’argine, si erigeva un tempo l’antica pieve di S. Maria di Campolungo; di cui oggi non resta traccia.
Al bivio, prendete a sinistra una stradina e proseguite per la carreggiata che vi porterà aVilla Calvi. A destra troviamo il sentiero seguito dalle forze alleate che la notte del 26 marzo ‘45 attaccarono e distrussero il comando tedesco collegato direttamente con Berlino. L’operazione viene oggi considerata di grande rilevanza strategica. A villa Sidoli – Rossi, nel 1869 Giuditta Bellelli- eroina del Risorgimento italiano soggiornò, ospite del figlio Achille Sidoli. Sbirciando dal cancello d’ingresso è possibile ammirare il bel giardino all’italiana.
Prima di tornare verso il Capriolo, è bene dare uno sguardo a villa Moratti, davanti alla quale troneggia una splendida sequoia californiana. La strada che state percorrendo è l’antica via che da Reggio conduceva alla Pieve e al castello di Albinea. Procedendo speditamente verso il Capriolo si può ammirare villa Maramotti e subito dopo la ottocentesca maestà devozionale dedicata ai santi di Albinea.