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Botteghe/Pieve e Castello di Albinea/Broletto/Monte Jatico/Casello di Albinea/Ponticella/Botteghe

Itinerario 2

Punto di partenza: Piazza Caduti Alleati Villa Rossi (Botteghe)

Lunghezza del percorso: 7 km circa

Tempo necessario: a piedi 2,5 ore, in bici 1 ora, possibilità di effettuarlo in macchina

Interesse principale: paesaggistico, artistico, monumentale

Lasciata l’auto nel comodo parcheggio di Botteghe, procediamo per la strada che porta alla Pieve di Albinea. Dopo aver superato le vecchie scuole ecco il parco di villa Lombardini, più in alto troviamo l’antica fonte del Castello, un tempo molto utilizzata dai cittadini di Albinea. Superato l’ultimo tornante eccoci sul sagrato della Pieve. originariamente dedicata a S. Prospero a partire dal cinquecento anche alla Natività di M. V. La Pieve di Albinea è citata nel diploma dell’imperatore Ottone II, datato Bruchsal 14/10/980. Che elenca i possedimenti della chiesa reggiana. Distrutta e ricostruita più volte, nel 1671 venne rinnovata quasi per intero. Conserva veri gioielli d’arte emiliana fra i quali la Madonna di Albinea del Correggio copia di Giovanni Boulanger.

Lasciata la chiesa proseguiamo per la strada in salita dove possiamo ammirare il Castello, ora trasformato in splendida residenza privata. Sin dal 1070 castello e pieve sono nominati fra i possedimenti del Vescovo di Reggio. Una lapide posta all’interno del castello, ricorda che nel 1277 il vescovo Guglielmo Fogliani fece rifare il palazzo e lo circondò di mura. I Manfredi, antichi vassalli dei da Canossa, ne entrarono in possesso nel 1375 e deterranno il feudo fino al 1730.

Superato il castello , la strada scende dolcemente sino al borgo medioevale di Broletto. Nei pressi dell’abitato si sono scoperti i frammenti fittili vascolari di epoca romana oltre a resti di pavimentazioni di edifici della stessa epoca a testimonianza del persistere di insediamenti abitativi sin da tempi remoti. Il borgo, collocato lungo un antichissimo percorso viario, è caratterizzato da alcune caratteristiche case-a-torre.

A destra scendiamo per via Monteiatico verso la valle del Crostolo. Fatti cinquecento metri, sul colle di sinistra ecco il castello del Più Bello, costruito in forme neogotiche alla fine del Settecento dal conte Antonio Re, governatore di Reggio e fratello del celebre agronomo Filippo Re. Il panorama è splendido, soprattutto quando i vigneti d’autunno si tingono di rosso.

Percorso ancora circa mezzo chilometro sulla destra possiamo ammirare il colle di Montejatico – “il fecondo Jaco” tanto amato dall’Ariosto – antica possessione dei Malaguzzi dove il poeta, sul finire del XV secolo soleva trascorrere lunghe vacanze estive.

Giunti nel piano prendiamo a destra per via Conte Re che percorreremo sino alla provinciale, attraversata la quale ci troveremo nel villaggio artigianale. In fondo, a destra, prendiamo per via Crostolo, antica strada ducale sostituita dall’attuale Provinciale. Poco dopo sulla sinistra possiamo osservare un antico e caratteristico casello reggiano un tempo utilizzato per la produzione del re dei formaggi.

Continuando verso Botteghe costeggiamo il Canale di Albinea fatto scavare nel XII secolo dal Vescovo di Reggio per irrigare le estese possessioni che la Chiesa reggiana manteneva nella vallata del Crostolo. Presto saremo nuovamente al punto di partenza della nostra escursione.